di NICOLETTA MILANESI
Pochi giorni fa è ricorso il primo anniversario dalla morte di Giulia Cecchettin, barbaramente uccisa dall’ex fidanzato, un coetaneo che non è riuscito ad accettare che lei non volesse riprendere una relazione amorosa con lui. La morte della giovanissima Giulia ha smosso le nostre coscienze in modo considerevole, creando un prima e dopo nella percezione della violenza contro le donne: la violenza che capita solo agli altri e la violenza che può capitare a chiunque. I casi di cronaca purtroppo continuano a ricordarci che i femminicidi non sono in calo. Un altro campanello d’allarme è l’abbassamento dell’età anagrafica delle vittime e questo ci fa riflettere, ancora una volta sull’importanza dell’educazione tra bambini e adolescenti.
Per educare alla non violenza è necessario lavorare fin dall’infanzia sulla creazione di relazioni positive e paritarie. Uno degli aspetti fondamentali per educare alla non violenza, è quello di sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività, nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze, così da promuovere una società in cui il libero sviluppo di ciascun individuo avvenga in accordo col perseguimento del bene collettivo.
L’educazione dei bambini e delle bambine al rispetto di genere e il contrasto alla violenza è efficace solo se si lavora sui modelli culturali che sottendono e riproducono disparità di genere nella società. L’azione di prevenzione deve articolarsi in percorsi educativi, orientati soprattutto a bambini, bambine e adolescenti e volti alla scoperta, all’identificazione e alla messa in discussione dei modelli di relazione tradizionali, degli stereotipi di genere e dei meccanismi socio-culturali di minimizzazione della violenza: è importante che l’educazione alle differenze e al rispetto di queste sia trasversale alle discipline scolastiche che e abbia carattere di continuità tra i diversi gradi di istruzione, sia progettata singolarmente o, ancora meglio, in rete, in collaborazione con enti locali, servizi territoriali, organi di polizia, associazioni.
Il Comune di Rivolta d’Adda ha istituito un tavolo tecnico, che si pone l’obiettivo di incentivare e sostenere la realizzazione di politiche di inclusione, alle iniziative di educazione, formazione e sensibilizzazione sulle tematiche direttamente riferibili al concetto di pari opportunità.
In occasione del 25 novembre – data ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999 come la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, il Tavolo Tecnico per le pari opportunità, in collaborazione con diverse associazioni locali, ha predisposto un programma di eventi dedicati alla tematica, auspicando una partecipazione attiva da parte dei cittadini.
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